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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Il giorno dei giorni

| Redazione |

La stagione sportiva trova il suo naturale culmine in una finale. Una finale europea. La finale di Champions. Condite il tutto con la mai banale sensazione di due squadre globalmente considerate, ognuna per alcune caratteristiche, le migliori al mondo. Stasera che sera. 

Da un lato, la solidità e la compattezza Juventina, che delle doti difensive e della fisicità offensiva fa il suo scudo, dall'altro la caparbietà madridista, che ripone in una fase offensiva di pura esplosione le sue migliori possibilità. Una settimana piena di spunti, quella passata, ma anche quella che verrà, quando a stagione finita per tutti, si tireranno le somme sui cicli di entrambe le squadra, per vedere chi continuerà a tirare il carro, in Patria, e in Europa. Se dovesse vincere la Juve, la storia sarebbe vinta in ogni meandro, se arrivasse la Coppa a Madrid, sarebbe la seconda di fila (terza in quattro anni) e da quando la chiamiamo Champions ciò non è ancora avvenuto. 

Proseguire oltre, non ha senso. Meglio qualche video.



Tra i video di promo del match, quello del Real è senza ombra di dubbio più godibile perché ricco di azioni di gioco e ricordi. Quello juventino ricalca l'ormai celebre "It's time", con i giocatori che imitano in molti aspetti gli "All blacks" neozelandesi.


Il precedente. Vent'anni, praticamente. Lo conoscete e a rivederne le immagini ci si può ancora lamentare per il gol in fuorigioco del Real, che nulla toglie però ad una prestazione spenta della Juve. Ma anche questa è storia Champions...(NB commento del video di parte, ma buona qualità).


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