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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Favola Leicester!


di Luca Balbinetti


Il Leicester non ha ceduto neanche questa volta.
In casa dello Swansea ha smentito ancora chi la dipinge come una squadra “meteora”. Non segna Vardy(e questa è di certo una notizia)ma non importa, ci pensa Mahrez che sigla una tripletta; regala tre punti ai suoi e permette a Claudio Ranieri di guardare tutti dall’alto della cldopo quindici giornate. Primato meritato, per costanza e per identità di gioco. Questa squadra è simbolo di sacrificio;tutti corrono per lo stesso obiettivo;da prendere ad esempio, da chi a volte si scorda che solo con l’impegno si raggiungono obiettivi importanti (vedi Chelsea, in cui è evidente non manca la qualità ma le giuste motivazioni). L’allenatore italiano, criticato in patria per un gioco ormai ritenuto “antico”, ha avuto il notevole merito di rivedere le sue idee di gioco, aggiungendo ad una sempre ottima fase difensiva anche l’organizzazione giusta nel reparto offensivo, notevolmente aiutato da Jamie Vardy. Non è dato sapere quanto questo sogno durerà, ma vi prego non svegliate Claudio Ranieri.
Il Leicester comunque allunga a +due dall’Arsenal, che vince in casa a fatica, e +3 dal Manchester city che viene battuto 2-0 da un’ottimo Stoke city, guidato da due ex interisti, Shaqiri ed Arnautovic.


Atletico Madrid, nessuno ne parla, ma è a due punti dal Barca!
Si sa,in Spagna i media sono propensi a concetrare l’attenzione sul Barcellona o del Real Madrid, questioni di potere e di soldi. Ma c’è un protagonista da qualche anno in Europa e in patria, l’Atletico del “cholo” Simeone. La squadra dell’allenatore argentino, capace due anni fa di essere a 2 minuti dal tetto d’Europa, sta tenendo il passo di questo Barcellona, da molti considerata una delle squadre più forti di sempre, la seconda squadra di Madrid dista soltanto due lunghezze dai campioni d’Europa, dopo che il Barcellona ha pareggiato,inaspettatamente in casa del Valencia. Nello scontro diretto, giocatosi a Settembre, l’Atletico affrontrò i campioni Blaugrana a testa alta e con la consapevolezza di potersela giocare, andò in vantaggio , ma cadde nel secondo tempo sotto due colpi straordinari dei due calciatori più forti del mondo, Messi e Neymar. La grinta messa in campo da tutti i componenti della formazione, è sempre stato il segno distintivo delle squadre del Cholo; che aggiunge a questo un’attenzione straordinaria riservata alla fase difensiva. In attacco,dopo l’addio di Diego Costa, che non sta rendendo ai livelli esibiti sotto la guida dell’argentino, ha “scoperto” un fenomeno, Antoine Griezmann. L’attaccante francese sta facendo la differenza;usa il destro ed il sinistro indifferentemente,si sacrifica e sopratutto gonfia le reti con una media da far invidia a mezza Europa. Due anni fa il Cholo vinceva la Liga proprio al Camp Nou,sotto gli occhi stupiti del mondo,riuscirà a replicare l’impresa?


Infine in Germania, arriva il primo k.o per il Bayern Monaco, che subisce un sonoro 3-1 in casa del Borussia Monchengladbach, la squadra di casa, è assolutamente rinata dopo l’arrivo in panchina di Andrè Schubert, capace di vincere 8 match su 10 in Bundesliga; la domanda che si pone tutta Europa è: cosa sarebbe accaduto se il tecnico tedesco fosse stato sulla panchina del Borussia sin dall’inizio?

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