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Viaggio in Turchia

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Eurosfidanti: Shakhtar Donetsk


Il tecnico dello Shakhtar Fonseca ha già detto ai propri tifosi che "lo stadio contro il Napoli deve essere una bolgia".

Lo spettacolo dei tifosi quando lo Shakhtar giocava nella Donbass, danneggiata da un ordigno dei filo-russi nel 2014
Una squadra dal tifo caldo insomma, che può vantare 10 titoli nazionali (il primo, pensate, nel 2002) e posizione stabile tra i primi 2 posti dal 96, che vuol dire grande esperienza europea. L'epoca Lucescu è stata senz'altro la più prolifica anche in ambito europeo, i gironi di Champions sono stati spesso superati (eliminato il Chelsea campione in carica nel 2013) e nel 2012 la squadra è arrivata ai quarti battendo la Roma di Montella 2-3 all'andata e 3-0 al ritorno. Attualmente gli arancio-neri sono primi in classifica dopo 8 gare, a +1 sulla Dinamo Kiev, unica squadra capace di batterli nella stagione in corso. Insomma, un filotto di partite niente male in questo inizio di stagione.


Fonseca ha sempre schierato la squadra con un canonico 4-2-3-1, senza troppe differenze dal classico modulo adottato da Lucescu. Importante il ruolo dei terzini, che spingono molto in attacco e in fase difensiva si accentrano per chiudere gli spazi, aiutando i centrali. Davanti all'affermato numero 1 Pyatov troveremo capitan Srna sulla destra (ben 321 presenze con questa maglia), l'efficiente Ismaily sulla sinistra, mentre al centro dovrebbero schierarsi Kryvtsov e Rakitsky, centrali col vizio del gol. La linea mediana è molto mobile, aiuta molto dietro e non mancano le sovrapposizioni per infoltire l'attacco. Qui ci sono molte soluzioni, Stepanenko e Patrik sembrano i favoriti ma occhio a Fred e Dentinho, giocatori più offensivi che possono trovare un posto da titolare per via della loro versatilità.
Dietro al bomber ex Newcastle Facundo Ferreyra (5 gol in 8 partite, attenzione a lui) si formerà una linea a 3 con il fantasista Bernard sulla sinistra, il creatore di gioco Taison al centro e il prolifico Marlos sulla destra, autore di 4 goal in 7 partite. Le ali con Fonseca hanno movimenti precisi: ad alternanza una resta con il centravanti per il contropiede, l'altra resta in posizione di mezzala o aiuta dietro. Ma per affrontare il Napoli servirà un atteggiamento più prudente, e chissà che non cambi l'atteggiamento tattico.


La squadra di Sarri può vincere, servirà adattamento per non sbilanciarsi troppo e dato che i contropiedi sono le ciliegine del Napoli, potrà colpire in quel modo, dato anche che l'atteggiamento tattico dello Shakhtar è arrembante, molto offensivo e spesso sbilanciato.

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