| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...
| Francesco Lalopa |
Continua la campagna acquisti del Napoli in vista della prossima stagione con l'obiettivo di regalare a Carlo Ancelotti una squadra il più possibile competitiva ed in grado di lottare su più fronti ( Champions compresa ). Dopo Simone Verdi è giunto in maglia azzurra il centrocampista Fabian Ruiz, proveniente dal Real Betis di Siviglia, squadra rivelazione dell'ultima Liga. Cerchiamo allora di capire quali sono le sue caratteristiche e come Ancelotti potrà sfruttarne il talento.
Fabian Ruiz è un centrocampista classe 1996, perno del Betis di Quique Setien e della Nazionale Spagnola under 21. Alto 190 cm, può essere schierato sia come centrocampista centrale che come trequartista, sebbene la mancanza di una grande rapidità non gli consenta di rendere appieno alle spalle della prima punta.
Nonostante la stazza notevole, che lascia pensare ad un giocatore statico e privo di tecnica, Fabian Ruiz è un giocatore molto agile e tecnicamente pregevolissimo in grado di poter raggiungere i compagni in qualsiasi posizione nel campo grazie ad un mancino, suo piede naturale, educatissimo. Tra i suoi punti di forza, oltre ad una spiccata capacità associativa con cui riesce a muovere il pallone per tutto il campo con grande facilità( 61 passaggi a partita con una percentuale dell'83% di realizzazione ) c'è anche il dribbling, espediente che usa per attirare a se l'avversario per saltarlo o servire i compagni liberando gli spazi.
In questa annata al Betis, Fabian Ruiz ha coperto sia il ruolo di mezz'ala del centrocampo a tre che di centrocampista centrale in un centrocampo "a due ". Raramente invece è stato schierato come trequartista o come perno davanti la difesa.
Nel nuovo Napoli di Carlo Ancelotti Fabian Ruiz potrebbe continuare ad essere impiegato secondo questo copione. Il ruolo di mezz'ala gli si addice particolarmente e gli consente di poter svariare per tutto il campo, dove può facilitare notevolmente la risalita della squadra per il campo nelle fasi iniziali del possesso o trovare i propri compagni tra le linee quando la difesa avversaria è schierata. Non sappiamo se Ancelotti continuerà a sfruttare le catene laterali come fatto da Sarri negli ultimi tre anni, ma di certo la sua notevole capacità di palleggio può essere uno strumento essenziale per superare anche le difese più chiuse per trovare i compagni nelle posizioni più pericolose.
Alternativamente può essere schierato di fianco ad un altro centrocampista nel 4-2-3-1. Qui ovviamente si troverebbe molto più lontano dalla porta, ma potrebbe efficacemente sopperire a questa lontananza grazie a tecnica e visione di gioco, utilissime per andare in verticale e spaccare in due le difese avversarie.
Ancelotti però potrebbe cambiargli ruolo, soprattutto per non bloccare la crescita di Piotr Zielinski, probabilissimo titolare nella prossima stagione, e per non privare della titolarità Allan, vero e proprio motore del centrocampo partenopeo. Congiuntamente alla partenza di Jorginho quindi Fabian Ruiz potrebbe essere schierato nel ruolo di vertice basso del centrocampo a tre, posizione che ha ricoperto veramente di rado in stagione. Questa potrebbe essere una grossa novità per il Napoli, che aggiungerebbe in mezzo al campo quindi un giocatore tecnicamente dotato e con un'ottima visione di gioco ma che aggiunge inoltre una stazza fisica importantissima per il ruolo. Dubbi possono sorgere sulla fase difensiva, in cui non è sembrato eccellere particolarmente e per cui dovrebbe lavorare particolarmente, soprattutto a causa delle caratteristiche del nostro campionato, molto tattico e che tende a punire ogni singolo errore, soprattutto in zone così nevralgiche del campo.