| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...
| rio_vela |
Al momento del sorteggio, il girone D, è stato considerato il gruppo più complesso dell’intero torneo: da sabato 16 giugno Argentina, Croazia, Nigeria e Islanda si contenteranno le due piazze utili per approdare agli ottavi di finale del mondiale russo.
Al momento del sorteggio, il girone D, è stato considerato il gruppo più complesso dell’intero torneo: da sabato 16 giugno Argentina, Croazia, Nigeria e Islanda si contenteranno le due piazze utili per approdare agli ottavi di finale del mondiale russo.
ARGENTINA
L’Argentina è arrivata alla competizione iridata faticando non poco nel girone eliminatorio sudamericano tanto che i ragazzi di Jorge Sampaoli si sono dovuti accontentare della terza piazza alle spalle di Brasile ed Uruguay: determinanti i punti frutto della vittoria sull’Ecuador all’ultima giornata. La nazionale due volte campione del mondo e finalista perdente dell’ultima edizione potrebbe presentarsi in campo con un insolito 2-3-3-2 a fortissima trazione anteriore. Davanti al portiere Caballero (Romero infortunato quindi non convocato) ci saranno Otamendi e Fazio con il giallorosso pronto ad essere sostituito da Mascherano che a sua potrebbe lasciare il posto a Biglia al centro del campo. In attacco la linea a supporto delle punte sarà formata da Di Maria, Banega e Lo Celso, mancino del Rosario dotato di fantasia ed estro. In attacco occhi puntati ovviamente su Lionel Messi, stella dell’albiceleste e del Barcellona, desideroso di aggiungere alla sua prestigiosissima bacheca il trofeo che gli è stato tolto 4 anni fa da un gol di Gotze ai supplementari. Intorno alla Pulce si muoverà uno tra Higuain e Aguero a dimostrazione dell’abbondanza di qualità nel reparto d’attacco.
CROAZIA
Tornata al calcio dal 1993, la Croazia, è alla sua sesta partecipazione ad un mondiale. Anche qui squadra a trazione anteriore con un solido 4-2-3-1 ed un talentuoso gruppo di giocatori pronto ad interpretarlo. Stella della squadra è il madridista Modric, fresco vincitore della terza Champions consecutiva. Le sue geometrie saranno incorniciate in un centrocampo che è il reparto scintillante della squadra: Rakitic, Brozovic davanti la difesa, Kramaric, ovviamente Modric e Perisic dietro l’unica punta che dovrebbe essere il bianconero Mandzukic. La formazione dalla maglia a scacchi è seria candidata al passaggio del turno pur essendo quello D un girone molto equilibrato. Il destino, questo è certo, ha giocato ai balcanici un brutto scherzo collocando nel medesimo gruppo l’Islanda, formazione già capace di spedire i croati ai play off dopo averli superati di due punti nel girone di qualificazione della zona europea.
ISLANDA
L’Islanda si è già cucita addosso il ruolo di matricola terribile e dopo il brillante Europeo del 2016, dove si è arresa soltanto ai padroni di casa della Francia nei quarti di finale, ecco i vichinghi di mister Heimir Hallgrímsson. Un compatto 4-4-1-1 è il marchio di fabbrica di questi ragazzi riuniti in maglia azzurra ma provenienti da diversi campionati europei come Russia, Inghilterra, Danimarca (con l’intero blocco dei portieri) ed Italia con la vecchia conoscenza Halfredsson in forza all’Udinese. La punta di diamante della squadra è Sigurdsson, attaccante dell’Everton, capace di 4 reti nel girone di qualificazione. Menzione speciale per il capitano di lungo corso Aron Gunnarsson, ventinovenne calciatore tutta corsa e grinta dalla folta barba bionda in forza al Cardiff City, magari poco avvezzo al gol ma di sicuro apporto in termini di carattere.
NIGERIA
Completa il pacchetto nel girone D la Nigeria. Le Super Aquile sono tra le compagini africane più presenti nella storia dei mondiali: cinque edizioni prima di questa con ben tre qualificazioni agli ottavi di finale fanno della squadra biancoverde un temibilissimo concorrente per il piazzamento nel girone. La probabile formazione vede schierata la Nigeria con un 4-2-3-1: Uzoho; Shehu, Troost-Ekong, Balogun, Idowu; Onazi, Ndidi; Moses, Obi Mikel, Iwobi; Ighalo. La difesa pare essere l’anello debole della squadra di mister Rohr pur avendo subito solo quattro gol nel girone di qualificazione. Il centrocampo annovera invece elementi di primo livello: lo stesso Ndidi collocato davanti la linea difensiva è un gioiello del ’96 in forza al Leicester. Sulla trequarti figurano tre giocatori di calibro: Obi Mikel, ex Chelsea, vanta ben 78 presenze in nazionale ed è uno degli elementi di spicco della squadra. Obi Mikel sarà affiancato da due frecce abili nel dribbling come Moses e Iwobi, provenienti rispettivamente da Chelsea e Arsenal. La punta potrebbe essere uno tra Ighalo, Kelechi Iheanacho e Musa con il primo favorito per essere stato il titolare nelle qualificazioni. Magari un po’ di spazio in attacco riuscirà a ritagliarselo anche il giovane Simy, alla sua prima convocazione dopo il buon campionato nel Crotone.