| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede
| rio_alve |
Era la squadra dell’Armata Rossa,
ora, caduto il regime sovietico, è una delle migliori squadre del campionato russo
del quale ha vinto 6 edizioni delle 26 finora giocate: stiamo parlando del CSKA
Mosca, inserito nel gruppo G della Champions League con Real, Plzen e Roma.
Nel campionato nazionale, dopo il
secondo posto della scorsa stagione alle spalle della Lokomotiv, il CSKA ha già
accumulato un ritardo di 6 lunghezze dai capiclassifica dello Zenit coabitando
con il Krasnodar nella seconda piazza della graduatoria pur tuttavia vantando,
finora, la miglior difesa del torneo.
Il cammino in Champions è stato
finora decisamente più esaltante. Dopo il passo falso nel primo turno quando,
pur in vantaggio di due reti si è fatta rimontare dal Plzen, nella seconda
giornata è riuscita ad avere la meglio sui Campioni d’Europa del Real Madrid
con un’epica partita, terminata 1-0, condita da pali, cartellini rossi e da un
recupero infinito della durata di ben 9 minuti. Alla luce del successo sui
Blancos il CSKA si è proiettato in testa alla classifica del girone G forte di
4 punti mettendosi davanti a Roma e Real mentre il Plzen chiude con un solo
punto. L’exploit della formazione russa contro gli spagnoli ha di fatto
rimescolato le gerarchie del girone G, atteso ora da un finale incerto ed
elettrizzante. Le speranze di Real e Roma, rispettivamente vincitrice e
semifinalista dell’ultima edizione della Champions, di condurre a braccetto la
piccola graduatoria e di centrare in assoluta tranquillità il passaggio del
turno, è stata messa seriamente a rischio. La partita contro la Roma, in tal
senso, è una gara fondamentale per redimere la matassa nel girone G.
Hančarėnka, allenatore
bielorusso del CSKA, potrebbe optare per un 3-4-2-1. In porta, in sostituzione
del capitano Igor Akinfeev, espulso nel concitatissimo
finale del match contro il Real, dovrebbe essere sostituito da uno tra Kyrnats
e Pomazun rispettivamente classe 1998 e 1996. La linea dei difensori
sarà formata da Rodrigo Becao, Magnusson e dall’esperto Kirill Nababkin,
trentaduenne cresciuto nel FK Mosca, fallita nel 2010. Sugli esterni di
centrocampo vedremo il brasiliano naturalizzato russo Mario Fernandes e il
ventitreenne Dmitri Efremov mentre al centro ci saranno Achmetov
e Ivan Obljakov. In avanti agiranno Dzagoev e soprattutto Nikola Vlasic,
autore della rete del pari contro il Plzen e di quella del successo contro il
Real. I due saranno a supporto dell’unica punta Fedor Chalov anche lui in gol
nella traferta in terra ceca nel primo turno del girone e già autore di 8 reti
nella Prem’er-Liga russa. Da questo breve elenco appare evidente che la
formazione russa spicca per la giovane età dei suoi atleti, basti pensare che i
due portieri in predicato di sostituire Akinfeev sono poco più che ventenni, a
differenza del portiere squalificato che è addirittura reduce dal successo in
Coppa Uefa datato 2005.