| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede
| Lele Aglietti |
L'Allianz Stadium attende gli svizzeri dello Young Boys nella partita che potenzialmente dovrebbe essere la più semplice del girone; la più semplice, ma non semplice in assoluto.
A Torino, infatti, attiva un organico che, dopo aver conquistato la qualificazione in UCL a Zagabria, incalza e stradomina a punteggio pieno nel campionato svizzero dopo ben 9 giornate. E porta sulle spalle, oltretutto, un risultato pesante e bugiardo che premia lo United di Mourinho, dopo una partita giocata, senza esagerare, ad armi pari.
Il 4-4-2 degli svizzeri non è forse il modulo migliore per portare eccessivi pensieri alla corazzata di Allegri, ma trova in alcuni dei suoi interpreti buone carte da giocare.
Fra tutti, il gioco sviluppa occasioni principalmente da due colonne portanti: Sulejmani e Hoarau.
L'esterno serbo con dei trascorsi importanti all'Ajax ha nel suo repertorio due cose che, nell'unione, diventano un pericolo: dribbling e ottimo piede.
Sulla fascia sinistra è da lui che partono numerose occasioni e i numeri di inizio stagione parlano. Dalla bandierina e dal dischetto, fa tutto lui.
La punta francese negli ultimi anni si è dimostrato un ottimo realizzatore, con le dovute misure paragonabile al connazionale David Trezeguet, per fisico e stile di gioco.
Il centravanti degli svizzeri, con i suoi 192 cm è in grado di portare con sé i difensori e giocare abilmente di sponda, oltre a possedere una buona tecnica e rapidità che spesso è ciò che più si fatica a trovare in giocatori con tale portamento fisico.
Si parla di una squadra giovane, soprattutto nel reparto difensivo, che però è sorretto e comandato dall'esperienza di von Bergen, centrale dal recente passato in Italia.
La Juve può contare su corsie dalla qualità eccelsa, sia in fase offensiva che di contenimento; non sarà facile perciò, per gli svizzeri, bucare il muro bianconero facendo forza su ciò che costantemente sfruttano di più, cioè le stesse percussioni sulla fascia.
Né, allo stesso tempo, sfruttare la forza di Hoarau che dovrà vedersela con un cane da guardia come Chiellini.
Gli svizzeri, dalla mentalità offensiva, non affronteranno in modo passivo i 90 minuti; ma passare a Torino, concretamente, non è impresa facile.