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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...

L'ultima chiamata per Wenger



Un terzo e un secondo posto sembravano preannunciare una grande stagione per l'Arsenal ma quella conclusa è stata la peggiore dell'era Wenger: per la prima volta dal 1996 i Gunners si sono ritrovati dietro ai cugini del Tottenham e fuori dalla zona Champions, tuttavia la vittoria sul Chelsea nella finale di FA Cup ha risollevato la stagione permettendo a Wenger di firmare il rinnovo per due anni.


Wembley si è poi riconfermata la casa dell'Arsenal dopo la vittoria del Community Shield ai danni dei campioni del Chelsea: a decidere nei 90' è stato il nuovo acquisto Sead Kolasinac, arrivato a parametro zero dallo Schalke e destinato a prendere il posto di Gibbs, che intanto si sta cercando una nuova squadra. La novità che sembra aver risollevato le sorti Wenger è il nuovo assetto tattico: il tecnico alsaziano ha recuperato la difesa a tre che era solito usare nei suoi primi anni in Inghilterra portando buoni risultati soprattutto nel dare più solidità a un reparto, la difesa, che ultimamente era andato spesso in difficoltà.



Sul mercato Wenger è intervenuto in maniera contenuta ma comunque mirata: oltre al già citato Kolasinac, nel nord di Londra è arrivato, per la cifra record di 53 milioni di Euro, Alexandre Lacazette, autore di oltre 80 gol nelle ultime 4 stagioni con il Lione e chiamato a portare freschezza in un attacco che senza Sanchez ha faticato fin troppo.
Questione spinosa è proprio quella di Alexis Sanchez: il cileno ha apertamente espresso la volontà di andare a giocare la Champions League e su di lui è forte l'interesse di Manchester City e PSG, inoltre il contratto in scadenza nel giugno 2018 rende la situazione particolarmente rischiosa per il club; tuttavia Wenger è sempre stato un amante del rischio e ha dichiarato a più riprese che il ragazzo rimarrà all'Arsenal. In scadenza 2018 è anche il contratto di Mesut Ozil che però sembra essere intenzionato a continuare l'avventura a Londra in virtù del buonissimo rapporto con Wenger.
In uscita ci sono principalmente tre nomi: Debuchy e Gibbs, che per vari motivi sono ormai fuori dalle rotazioni del tecnico, e Lucas Perez, scontento per lo scarso minutaggio avuto nella scorsa stagione e a cui il club ha anche tolto il numero 9 per darlo a Lacazette, di cui abbiamo parlato qui.



L'Arsenal affronterà il Leicester alla prima ma dovrà farlo senza Koscielny, squalificato, e Sanchez, infortunato; è probabile che Wenger riproponga la formazione vista nel Community Shield ma con l'incognita di Özil che ancora è in dubbio per la partita. Probabilmente quella in arrivo è l'ultima chiamata per Wenger, che dovrà almeno tornare a rimettersi nelle prime quattro posizioni della classifica e cercare di fare il massimo in Europa League, dove la sua squadra è una delle principali candidate alla vittoria finale.

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