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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...

Mucchio Selvaggio

| rio_vela |

Alla fine del 1973 uscì un bel film. La regia era di Tonino Valerii, il soggetto di Sergio Leone, un’icona del genere western. Il titolo era “Il mio nome è Nessuno”, non aveva pretese omeriche ma un ottimo cast e la solita deliziosa musica di Ennio Morricone, il Maestro. Nel film uno dei protagonisti era il cosiddetto Mucchio Selvaggio, una leggendaria banda di pistoleri a cavallo, 150 uomini invincibili che percorrevano aride spianate sui propri destrieri superando ogni resistenza. Oggi guardando la classifica di serie B abbiamo pensato al Mucchio Selvaggio.

Risultati immagini per serie b

 Un gruppo di testa, ormai consolidato, che procede senza sosta in questa meravigliosa galoppata che porterà alla promozione in serie A. Così come i cavalli del Mucchio Selvaggio (così chiamato da Leone come omaggio al film omonimo di Sam Peckinpah del 1969) le magnifiche sette di serie B si alternano al comando, si rincorrono, cercano di mettere la testa avanti per poi tornare in gruppo nel movimento tipico dei cavalli al galoppo in una sorta di disordine organizzato.

In questo momento sugli scudi Frosinone e Venezia oltre alla sorpresa Cremonese. Partiamo proprio da qui.

Davanti a quasi 11.000 spettatori la Cremonese vince il derby delle neopromosse contro un Foggia sprecone che non riesce a gestire il doppio vantaggio maturato in appena 38 minuti. Incredibilmente già all’intervallo i grigiorossi sono sul 2-2 e capolavoro ultimato in avvio di ripresa con un 2-3 che i satanelli di mister Stroppa non riusciranno più a recuperare.

Spettacolo a Brescia. Dopo due vittorie consecutive, i locali si arrendono alla corazzata Venezia: gara bloccata sullo 0-0 fino ad un pugno di minuti dalla fine ovvero finché l’airone Caracciolo non trova il gol del vantaggio lombardo. Il Venezia, con un piede già sotto le docce, si sveglia e sbrana la leonessa: 1-2 in due minuti e in un sol colpo scavalcate Bari, Salernitana e Carpi.

Diversa la gara al Benito Stirpe di Frosinone chiamato alla non facile prova dello scontro col Parma reduce da tre rotondi successi consecutivi. Gara gestita da subito con piglio da grande squadra e risultato messo praticamente in ghiaccio già alla mezzora del primo tempo. Il contemporaneo pari del Palermo proietta i canarini in vetta alla graduatoria. Domenica prossima c’è già l’occasione per allungare visto che proprio i rosanero, ora secondi, se la vedranno sul campo dell’ottima Cremone.

La cosa incredibile di questa serie B è che in coda mette in cascina punti pesanti soltanto la Pro Vercelli (0-1 a Novara nel derby) riagganciando il treno salvezza e mettendo nei guai la metà bassa della classifica per il motivo che dall’undicesimo al ventiduesimo posto le squadre sono compresse in appena 4 punti. La cura Castorina fa muovere la classifica del Cesena senza però offrire una sterzata importante ed il 2-2 a Chiavari, contro l’Entella, suona come un’occasione perduta. Stesso male per il convalescente Perugia, l’esonero di Giunti ha spostato poco e la squadra umbra viaggia sul filo della zona playout. Domenica turno proibitivo per il grifone: si sale in laguna per provare a fermare il Venezia, proprio una di quelle del Mucchio Selvaggio.

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