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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...

Vizi e sorprese


In Bundesliga inattesa riapertura dei giochi con tanto spettacolo.


Chi l’avrebbe mai detto. Dopo l’esperienza maligna dell’inizio dell’anno scorso il rinnovato Bayern cade ancora nella trappola della disattenzione, perde soprattutto dal punto di vista tattico contro l’italianissimo Mönchengladbach, che, appunto, con 34 punti percentuali di possesso (contro i 68 del Bayern) e 13 tiri in meno, ovvero solo 2, porta a casa tre punti pesantissimi, tanto che con un po’ di costanza in più trovarsi tra i primi 4 posti a fine stagione non è un miraggio. Ora tocca a Heynckes riaddrizzare la rotta verso la risalita in tutte le competizioni.



Anche perché sono solo 3 le lunghezze sopra al Lipsia, squadra che non perde dal 28 ottobre, proprio contro i bavaresi. I tori di Hasenhuttl, tra cui spiccano Naby Keita e Timo Werner, nonostante la precedentemente ignota fatica derivata dalla Champions (a proposito, Europa League assicurata e accesso agli ottavi ancora possibile), continuano a macinare gioco e prestazioni ad alti ritmi, fino ad inquietare la storica prima della classe per il secondo anno di fila.



Per il secondo anno di fila il Borussia Dortmund sembra aver bisogno di assestamento mentale più che tattico (su questo piano l’ex Ajax Bosz ha fatto un gran lavoro), non è da squadra normale farsi rimontare nel derby con lo Schalke da 4-0 a 4-4, davanti al proprio alveare. Lo 04 di Gelsenkirchen guidato da Tedesco invece mostra un atteggiamento opposto a quello giallonero. Oltre che con il collaudato Hoffenheim (che adesso mostra qualche problema) e con il Bayern ancora di Ancelotti i biancoblù non hanno perso una partita, lo sperimentale 3-5-2 / 3-4-3 funziona molto bene, andrebbe fatto un discorso, più lungo, a parte. Anche loro, sarebbe impensabile il contrario, dovremmo vederli almeno tra le prime 5. A discapito di chi? Se non subiscono una scossa, di Borussia e Hoffenheim, e poi del Bayer che non appare pronto, ad oggi. Come, ad oggi, questo campionato tedesco regala spunti e divertimento.

Foto: Getty

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