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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Eurosfidanti: Shakhtar Donetsk


Una Roma apparentemente ritrovata si prepara ad affrontare una delle sue bestie nere, che viene da un periodo di alti e bassi.


Lo Shakhtar Donetsk attualmente è primo nella Premier ucraina, con un vantaggio di tre lunghezze sulla Dinamo Kiev. Viene da un periodo di amichevoli di certo non esaltante e da una cinquina rifilata alla decima e penultima forza della classifica Chornomorets.
Se parlare del valore dimostrato in un campionato non di alto livello lascia il tempo che trova, il rendimento in Champions è stato molto positivo. Due vittorie con Napoli e City hanno permesso una qualificazione sulla carta molto difficile, ma conquistata con cinismo e astuzia.
Attualmente lo Shakhtar gioca le partite a Kharkiv, nel Metalist Stadium in attesa di un ritorno alla normalità in seguito agli scontri tra filo-russi e esercito ucraino

Il tecnico Fonseca predilige il 4-2-3-1, con tutte le variazioni che questo modulo può offrire. Interessante, ad esempio, che a volte si formi in fase offensiva un 3-4-3 a rombo o che in fase di pressing siano tanti gli elementi a spingere davanti. Proprio come Di Francesco, il portoghese ricerca lo sviluppo del gioco verticale, inoltre fa variare spesso posizione agli elementi offensivi, abili negli inserimenti e nella rapidità di esecuzione delle giocate. È importante il ruolo dei terzini che spingono molto in fase offensiva e in difensiva chiudono sempre bene gli spazi.


Asso nella manica i contropiedi, in cui per esempio le ali hanno movimenti piuttosto precisi: ad alternanza una resta con il centravanti per il contropiede, l'altra resta in posizione di mezzala o aiuta dietro, per poi ripartire. Importante sarà la solita pressione della difesa alta della Roma di questa stagione, e che la mediana resti sempre al centro, collegando bene i due blocchi in fase di possesso. Davanti importante costruire a pochi tocchi come più o meno i giallorossi hanno fatto nelle ultime partite, e poi spazio ad un Cengiz che completa finalmente l'assetto offensivo desiderato sin dall'inizio della stagione.

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