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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...

Eurosfidanti: Tottenham

La fase ad eliminazione diretta della Champions League è alle porte e numerose sono le sfide degne di nota che l'urna di Nyon ci ha consegnato. Tra queste c'è l'attesissima Juventus-Tottenham: per i bianconeri c'è in palio un nuovo assalto alla Coppa dalle grandi orecchie dopo le delusioni della finale dello scorso anno; per i londinesi, chiamati ad un'altra prova di maturità dopo il primo posto conquistato in un girone di ferro, l'occasione di fare esperienza europea con uno dei gruppi più interessanti del panorama calcistico continentale. 

I "Big Three" del Tottenham. A loro il compito di trascinare la squadra durante questa sfida difficilissima

Ormai distanti dalla vetta della Premier, stabilmente occupata dal Manchester City, gli "Spurs"sono in piena lotta per la zona Champions con United, Liverpool e Chelsea. Terzo miglior attacco del campionato con 52 reti ma solamente quarta miglior difesa della competizione con 24 reti subite, il Tottenham viene dall'estaltante vittoria nel North London Derby contro i rivali di sempre dell'Arsenal. 

Wembley è la casa temporanea del Tottenham in attesa dell'inaugurazione del nuovo impianto attesa per il prossimo anno. Nonostante ciò uno stadio come Wembley è sempre in grado di lasciare senza fiato gli spettatori

A guida della squadra c'è Mauricio Pochettino, giovane allenatore argentino che è considerato tra i più promettenti in Europa. Allievo, manco a dirlo, di Bielsa, che ne ha curato la crescita sin dai tempi delle giovanili. Maturato come giocatore al Newell's in Argentina, è all'Espanyol in Spagna prima ed al Southampton in Inghilterra poi che Pochettino si afferma come allenatore di belle speranze. Caratteristica che balza subito all'occhio nel suo calcio è un pressing altissimo ed asfissiante, che indirizza l'avversario sulla linea laterale in modo tale da metterlo con le "spalle al muro". Con un recupero palla così alto e veloce, diviene facile attaccare la linea avversaria scoperta e mal posizionata. Di conseguenza però anche la linea difensiva si alza a ridosso della metà del campo, esponendosi imbucate clamorose sia in profondità che sul lato debole, qualora non dovesse avere successo il pressing. 

Giovane ed ambizioso, Mauricio Pochettino è uno degli allenatori più interessanti in circolazione. Ad accoglierlo troverà uno degli allenatori più capaci nel preparare le partite ad eliminazione diretta, in grado sempre di giocare sulle debolezze degli avversari: Massimiliano Allegri 
 
Il modulo preferito dal tecnico argentino è il 4-2-3-1, con due centrocampisti centrali veloci, capaci nel recuperare palla ma anche nel giocarla rapidamente per i tre trequartisti che fungono da finte-ali in quanto sono sempre propensi ad accentrarsi nel centro per creare densità e scambiare velocemente, prima di lanciarsi in profondità. Maestri in questo sono Christian Eriksen e Dele Alli. Il primo è un talento danese dotato di tecnica sopraffina ed eccellente visione di gioco, letale quando si tratta di servire i compagni dietro le linee, ma capace anche di inserirsi, il secondo è uno dei centrocampisti più ricercati a livello mondiale, in grado di coniugare in modo eccezionale fisico e tecnica, risultando essere un centrocampista moderno.
 Davanti ai trequartisti gioca la prima punta. Il "numero 9" di Pochettino è Harry Kane, classe 1993. Kane non è semplicemente un goleador letale negli ultimi 11 metri, ma è un giocatore completo, in grado d'uscire dall'area e creare spazi per i propri compagni. Attaccante come pochi in circolazione, anche lui unisce ad un fisico importante una buonissima tecnica, che gli permette di svariare su tutto il campo e non dare riferimenti all'avversario.
 
Alternativamente a questo sistema di gioco, il Tottenham è in grado di schierarsi, come già fatto nelle precedenti partite di Coppa, con una linea difensiva a 3 composta da Vertonghen, Alderweireld e Davinson Sanchez o Eric Dier, centrocampista polivalente in grado di poter giocare anche centrale difensivo. Con l'assetto più basso gli Spurs cercano di gestire meglio il palleggio e concedere minori spazi ad avversari più pericolosi.


Giocatore da tenere d'occhio sarà Christian Eriksen. Il danese è spesso l'unico in grado di creare la giocata dal nulla per i propri compagni di squadra, da qualsiasi zona del campo. La visione di gioco è di quelle che in pochi hanno e la tecnica è da primi della classe. Oltre ad essere un perfetto assist-man è anche un buonissimo uomo-gol, in grado di poter segnare grazie ad inserimenti o tiri da fuori area. Inoltre ha grandi capacità anche a palla inattiva. Sarà interessante vedere il duello a distanza con Miralem Pjanic, altro giocatore dotato di grandissima tecnica e visione di gioco.

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