| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede
I primi quattro ottavi di finale di Champions si possono riassumere con questi due sostantivi.
RAMMARICO
Juve e Psg. Un pareggio deludente in casa per i bianconeri e una sconfitta pesante per i parigini.
Questi ultimi al Bernabeu non vanno oltre il 3-1 per i Blancos (Ronaldo recordman decisivo), dopo una partita ordinata a centrocampo (da tenere d'occhio Lo Celso) ma inconcludente in attacco, tanti gli errori del trio Neymar-Cavani-Mbappe e poi Dani Alves che dopo la sostituzione dell'ex Napoli viene schierato in attacco ma senza buoni risultati. Pesanti i cambi Bale e Asensio alla fine, e sarebbe stato strano il contrario.
Allo Stadium invece gli uomini di Allegri non riescono a chiudere la partita (due occasioni ghiotte per Higuain nel primo tempo, tra cui il rigore), si fanno controllare dal 67% di possesso palla dell'ottimo Tottenham (qui si può parlare di dominio, come ha fatto lo stesso Pochettino) e rimontare alla fine, con un colpo intelligente di Eriksen su cui forse Buffon è colpevole. Ribaltare il risultato al ritorno è difficile ma assolutamente non impossibile.
DOMINIO
5-0 del Liverpool sul campo del Porto, 4-0 del City sul campo del Basilea. Più cinici i Reds, più dominanti i Citizens. Lo specchio delle due squadre, in sostanza.
Klopp inizia ad annusare l'approdo ai quarti di Champions League con una macchina da gol che quello che crea, conclude. Di 6 tiri in porta, ben 5 sono andati a segno, e soprattutto senza avere la supremazia territoriale, contro un Porto che ha comunque creato non poco. Serve continuità.
Per Guardiola il discorso è diverso. Il sistema di gioco quest'anno è molto vicino alla perfezione e non è una bestemmia dire che siano loro i favoriti. Ben tre gol sono arrivati nei primi 25 minuti, fuori casa e su un campo comunque abituato a questi livelli. Manca il confronto con un'altra big europea, magari già ai quarti. Lì ci potrebbe essere la definitiva consacrazione continentale. O forse non ce n'è bisogno.