| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede
| Paolo Brescia |
Cari Lettori, nel ringraziarvi davvero per l'anno trascorso con Voi, vi faccio i miei migliori Auguri di Buone Feste, uniti a quelli di tutta la splendida redazione. Siete grandi, ci volete bene e si vede, noi facciamo il possibile per farvi compagnia: finché c'è il Calcio, c'è il calcio visto da me! Almeno, ci proviamo!
AUGURI!
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Vincerle tutte è l'ambizione. Poi c'è la realtà che dice: vinci sempre quando serve. Che vuol dire "serve"? Più cose, ma ad esempio vincere quando gli altri fanno un passo falso. Oppure vincere gli scontri diretti. La lotta per il secondo posto e per la salvezza, ai saluti di Natale, prende un carattere ben definito. Si stabiliscono le gerarchie.
La Roma porta a casa il match contro il Chievo, confermando più cose: gli errori difensivi, il potenziale offensivo (son 39 gol in A quest'anno), 84 punti con Spalletti, l'imbattibilità casalinga. Il classico scambio di doni natalizi e bilanci di fine anno, insomma, fatto bene almeno nei secondi 45'. L'esempio, stavolta sì, di vincere quando serve arriva proprio da qui: frena il Napoli di fronte alla tenacia della Fiorentina, cade la Lazio con l'Inter e il Milan è bloccato (in tutti i sensi?) a Doha per la SuperCoppa. Il secondo posto è giallorosso per intero.
La Fiorentina dunque blocca il notevole abbrivio Napoletano dell'ultima mesata. La prepotenza partenopea è comunque da evidenziare, con la squadra mai doma e sempre pronta a tornar su. Gol fondamentale per il 2017 di Gabbiadini, ovunque sarà, visto il probabile addio a Napoli con il conseguente arrivo di Pavoletti. Un gol che carica un giocatore davvero debole mentalmente, eppure (lo ha confermato Sarri) in queste situazioni molto freddo.
Dietro è lotta dura, con paura. Palermo-Pescara è la paura di perdere (1-1), il Crotone è fermo; Cagliari-Sassuolo ne abbiamo viste di cotte e di crude, con difese inguardabili e attacchi attenti: il 4-3 finale premia i sardi che davvero subiscono troppi gol e condanna i neroverdi a un lungo esame di coscienza di Natale. I 17 punti ricordano la prima stagione in A, quella della salvezza all'ultimo respiro. Da allora tanto lavoro: che sia tutto tempo sprecato? Una retrocessione sarebbe davvero un disastro, ora. Il baratro è ancora lontano e c'è tempo, a gennaio servono interventi mirati e precisi.