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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Torna il vero Napoli?

| Andrea Piana |

Napoli tre, Inter zero. Questo è il verdetto del primo anticipo della quindicesima giornata di Serie A.


 Una partita dominata dagli azzurri e praticamente chiusa dopo appena 5 minuti, grazie ai gol di Zielinski e Hamsik. L'Inter ha provato a reagire creando alcune occasioni, in particolare con Icardi, ma ha subito il terzo gol da Insigne al 52' e ha evitato il crollo grazie a diverse parate di Handanovic.

Il Napoli si avvicina alle zone alte della classifica, salendo a 28 punti, Hamsik sta tornando un leader e la squadra inizia a concretizzare le occasioni create; inoltre l'atteggiamento dei giocatori è visibilmente cambiato in poche settimane. Se da un lato la squadra azzurra appare in crescita, dall'altro sente il peso di tutti i punti lasciati per strada nello scorso mese.
In ogni caso il risultato, ma soprattutto il gioco espresso ieri sera sono segnali incoraggianti per la squadra di Sarri, che può tranquillamente puntare ad un posto in Champions League.

Al contrario, in casa Inter la situazione si fa sempre più critica. Il pareggio nel derby e la vittoria con la Fiorentina, dopo l'arrivo di Pioli, avevano dato fiducia al'ambiente nerazzurro, almeno per quanto riguarda il campionato, ma l'ennesima battuta d'arresto riporta di nuovo tutti alla realtà. La difesa è stata disastrosa anche col Napoli, alcuni giocatori non sembrano all'altezza della squadra nerazzurra, eppure si continua a dargli fiducia (Ranocchia e Kondogbia, peggiori in campo, hanno offerto spesso prestazioni gravemente insufficienti), Gabigol non trova nessuno spazio. Ma soprattutto, a livello societario mancano totalmente organizzazione e sostegno alla squadra.

Dal punto di vista tecnico, Pioli è un allenatore esperto, conosce bene il campionato italiano e ha ottenuto buoni risultati con Bologna e Lazio, quindi parte avvantaggiato rispetto a De Boer; tuttavia in questa situazione è veramente difficile risollevare una squadra in piena crisi. Il tecnico ha bisogno di tempo e fiducia; se la società saprà concedergli entrambi, forse inizieranno ad arrivare dei risultati.

A gennaio sarà fondamentale basare il mercato sulle esigenze dell'allenatore e sui valori tecnici dei giocatori, non sui grandi nomi: spendere cento milioni non significa necessariamente rinforzare la squadra.

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