| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede
| Max Strati |
Partito Higuain e con Milik infortunatosi all’alba della stagione il Napoli di Sarri sta trovando la sua fortuna nelle giocate di Dries Mertens.
Il belga (probabilmente uno dei giocatori tecnicamente più forti in rosa su cui il tecnico toscano possa contare) è sempre più protagonista, infatti. Il ventinovenne di Lovanio, che fino all’anno scorso veniva usato col contagocce (visto anche il rendimento altissimo dei suoi compagni di reparto), quest’anno sta trovando molto più spazio anche “grazie” al ko prematuro di Milik e allo scarso rendimento di Manolo Gabbiadini. Ciò ha portato mister Sarri a pensare a delle alternative; una su tutti quella del tridente “leggero” con Insigne ala sinistra, Callejon ala destra e Mertens punta centrale. Ed è proprio in questo ruolo che il belga ha effettuato le migliori prestazioni come quella di domenica contro il Cagliari dove ha segnato ben tre reti, o come quella di Champions contro il Benfica dove ha segnato un bellissimo gol al termine di un paio di dribbling che hanno ubriacato la difesa portoghese. Va comunque detto che il rendimento di Mertens è sempre stato alto anche da esterno sinistro, ruolo dove a mio modo di vedere, fa ancor di più la differenza potendo saltare l’uomo, creando superiorità oppure calciando in porta. Ora la curiosità sta nel vedere come verrà utilizzato il belga quando Milik rientrerà dall’infortunio; ma la domanda sorge spontanea… può questo Napoli rinunciare all’estro ed alla fantasia di Mertens? Si parlerà ancora di eterno subentrante?