| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede
Carta d'identità della sfidante della Fiorentina ai sedicesimi di Europa League.
Proprio così: questo stadio tenebroso è la casa del Borussia M'Gladbach. |
Situazione in Bundesliga: X posto in classifica; 22 goal segnati e 27 subiti; 7V, 5P, 8S.
Andamento nelle ultime 5: VPVVV, 12 punti, 10 goal segnati, 6 subiti.
Il bottino dei puledri (li chiamano così in Germania, ma potete chiamarli "German Team") è tutt'altro che positivo. Troppi passi falsi dovuti ad un basso livello di continuità e di intensità. Nelle ultime cinque partite però lo score si è raddrizzato, sono arrivate prestazioni ciniche e furbe. Il difensore Jantschke ha infatti avvertito i viola della maggior compattezza che la squadra sta acquistando.
In patria fanno spesso ironia sulla faccia simpatica di Hecking. |
Tutto frutto di qualche aggiustamento tattico difensivo del manager Hecking che ha reso la squadra preparata ad partitam. Esemplare la partita giocata in casa quest'anno contro il City: dominazione inglese sul piano del gioco, organizzazione difensiva più catenaccio a ripartire e 1-1 finale. La Fiorentina dovrà cercare di schiacciare nella propria metà campo i tedeschi, restare vigili in difesa ed essere estremamente pressanti nel possesso palla avversario.
Il modulo base è il tedeschissimo 4-2-3-1 che può variare al 4-4-2 e al 3-4-1-2, i difensori hanno dimostrato talento ma non troppa solidità, mentre il centrocampo funziona bene, solidità e qualità apprezzabili. La trequarti e l'attacco funzionano senza troppi punti di riferimento e ricordano la prima Roma di Spalletti o più vagamente il più recente Napoli di Sarri, per velocità e qualità tecnica degli esterni, e incursione degli incontristi con il vizio del gol alle spalle della punta, anche se è una squadra che segna poco.
Il giocatore più interessante è sicuramente Mamhoud Dahoud, un motorino che pressa, si inserisce e non resta fermo nemmeno un secondo, è l'uomo in più quando in forma.