| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede
| Francesco Lalopa |
Nonostante sulla carta i bianconeri siano nettamente favoriti, i portoghesi di Nuno Espirito Santo non sono assolutamente da sottovalutare, dato che in questa stagione hanno già dimostrato di poter fare grandi partite, come contro la Roma ai Preliminari. Andiamo a scoprire qualcosa di più sui Dragoes.
L'Estadio Do Dragao è la casa del Porto, ed è un'arena caldissima. I bianconeri non troveranno un clima favorevole in Portogallo. |
Seconda in classifica nella Liga Portoghese ad un solo punto dal Benfica capolista, il Porto è reduce da ben 5 vittorie consecutive ed è in piena lotta, proprio coi biancorossi, per il titolo, in una sfida a due che durerà da qui fino a fine stagione. E' la squadra con la miglior difesa del campionato ( appena 11 gol subiti ) ed il secondo miglior attacco, alle spalle proprio dei rivali del Benfica. In Champions League i portoghesi si sono piazzati al secondo posto nel girone alle spalle del Leicester di Ranieri con uno storico di 3 vittorie 2 pareggi ed una sola sconfitta inflittagli, tralaltro, proprio dalla squadra inglese.
Proveniente da una stagione al Valencia conclusasi con un piazzamento a metà classifica, Nuno Espirito Santo è approdato nel giugno del 2016 sulla panchina del Porto, succedendo così all'attuale CT della Spagna Lopetegui.
Tra le principali caratteristiche della sua squadra non si può non notare la buonissima attitudine difensiva, sia in campionato che in coppa.
Come il Villareal, analizzato settimana scorsa, il Porto preferisce difendere la zona centrale del campo, in cui la fanno da padrone i due centrali Felipe e Marcano, protetti da Danilo Pereira longilineo centrocampista con caratteristiche prettamente difensive. Ai loro lati agiscono Maxi Pereira e l'ex conoscenza del campionato italiano Alex Telles, che hanno invece un repertorio ed un istinto più votato all'attacco.
Nell'altro lato del campo, quello offensivo, il Porto preferisce agire con tagli e rapide verticalizzazioni, senza lasciare punti di riferimento agli avversari. Non è una squadra che abusa del pallone anzi, può ben decidere di lasciar gestire il possesso agli avversari ed arroccarsi dietro nonostante la sua percentuale si aggiri attorno al 56% in Champions e 59% in campionato.
Il Porto è una squadra che attacca sia in ampiezza che in profondità: una bella sfida per gli uomini di Allegri, che saranno impegnati a coprire tutto il fronte difensivo per evitare risultati clamorosi.
Espirito Santo si è detto pronto a sfidare la Juventus. Dopo aver battuto la Roma farà lo stesso coi bianconeri ? |
Il modulo di riferimento pare essere lo stesso utilizzato dal Portogallo durante gli ultimi Campionati Europei: il 4-1-3-2, ma Espirito Santo è abituato spesso a cambiare sistema, passando ad un più consono 4-3-1-2 o anche ad un 4-3-3. Nella fase di non possesso i "Dragoes" si schierano invece con un 4-4-2 od un 4-5-1, sempre a seconda dell'avversario che hanno di fronte .
Casillas ha vinto tutto durante la sua gloriosissima carriera, di sicurò saprà dare un impulso ai "Dragoes" durante queste sfide decisive |
Il Porto è sicuramente una squadra ricca di buonissimi giocatori, ma tra gli osservati speciali non possiamo non nominare l'attaccante Andrè Silva, classe 1995. Principale finalizzatore della squadra con 13 reti in 22 gare di campionato sarà il pericolo numero uno per Buffon e soci.