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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Suicidio e Superficialità


Due sconfitte di diversa natura per Roma e Fiorentina: solo la prima resta con i piedi e con la testa in Europa.






ABBASSARE LA GUARDIA E SUICIDARSI

Tutto era possibile, tranne che perderla in questo modo. Ed è qui che si distinguono le squadre forti. Passare dal 2-0 del 44' al 4-2 al 60' non è da squadra matura. La Fiorentina esce a testa bassissima e rischia di compromettere una stagione, visti i risultati deludenti in campionato. La viola non riesce a fare il salto di qualità tanto atteso dai tifosi: la mia impressione è che vada cambiato parte dello scheletro costituente, creare entusiasmo e cambiare così direzione. Discorso analogo si potrebbe fare per descrivere la situazione del Tottenham, grande esclusa del torneo.




GIOCARE CON SUPERFICIALITÀ (GIUSTIFICATA?)



I giallorossi, rassicurati dallo schiacciante 0-4 dell'andata, scendono in campo spenti, distratti e rilassati come fossero sul divano a guardarla la partita, nonostante Spalletti avesse chiesto ai suoi di non farlo. Solo nel secondo tempo avviene un parziale risveglio (complice l'aggiustamento tattico, dal 3-4-3 senza trequartisti si passa ad un puro 4-2-3-1 falso 9) che permette comunque di evitare una degenerazione del risultato, grande protagonista anche Alisson che protegge i suoi. È ovvio che il largo risultato maturato al Madrigal ha influenzato questa prestazione, ma se nella Capitale si vuole fare un passo in più nel campo della mentalità bisogna vincere anche queste partite, turn over o no. Protagonista negativo del match è certamente il povero Vermaelen, totalmente fuori dal gioco, che regala un assist all'avversario per il goal decisivo. Qui sotto nel dettaglio lo schieramento fuoriposto del centrale belga.

Passmaps & xGplot for Roma against Villarreal. #passmap #xGplot #autotweet pic.twitter.com/hCqP4iNaCw
Agli ottavi di Europa League per i giallorossi sarà Lione: nell'urna si poteva pescare meglio, ma si poteva pescare peggio. Analizzeremo come preparazione alla partita la squadra francese.




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